Ancora una volta Mimmo Sarchiapone e ospite di Lazise, l’incantevole località del Lago di Garda,che ormai può considerarsi una sua nuova patria per le incidenze sentimentali, emozionali, oniriche,che ha avuto sullo sviluppo della sua espressione artistica. Lazise e entrata nella sfera interpretativa di Mimmo Sarchiapone con tutto il suo fascino e l’artista, bolognese d’adozione, ha trascritto in questi anni sulla lastra tutto l’entusiasmo lirico di quella cittadina, dei suoi dintorni, dei suo spirito intimamente romantico, costruendo un racconto delicato e ricco di passaggi fissati indelebilmente nel suo cuore e nella sua memoria.

Nuova personale di Mimmo Sarchiapone, quindi, a Lazise, nella Biblioteca Civica, un appuntamento ormai tradizionale, un omaggio al suo affetto, al suo amore per questa deliziosa località. Ma al di la del tema della rassegna va sottolineato il modo di interpretarlo, il modo presentarlo e di esprimerlo. Perché Mimmo Sarchiapone, attraverso le sue opere grafiche su Lazise, non ha certo realizzato soltanto un itinerario iconografico fine a se stesso, ma invece un percorso artistico di prestigio con tutti quei fermenti creativi, di vita sentimentale ed emozionale, che riescono a penetrare nell’intimità della sfera di romanticismo che ognuno conserva, piu o meno praticamente evidenziata.

Serio e costante nella stesura tecnica, puntiglioso, se vogliamo, nella ricerca di quella perfezione richiesta dell’opera d’arte, l’artista si rivela un affabile interlocutore col quale percorrere, in serena simonia, onirici cammini.

Nella mostra di Lazise, dunque, Mimmo Sarchiapone dimostra la sua ulteriore accresciuta maturità creativa, al di la dei numerosi riconoscimenti ufficiali attribuitigli in questi ultimi tempi in manifestazioni pittoriche a carattere nazionale e internazionale; dimostra come attraverso l’opera grafica, attraverso l’arte vera, si possono rendere vivi e palpabili, freschi e pregnati di poesia, i sentimenti e le emozioni ma non per dire soltanto di se stessi, bensì per interpretare quella che e la natura dell’uomo – evidente o nascosta – di fronte a quelle immagini regalate dal Creato che portano a desideri di pace, di serenità, di evasione in un mondo tutto avvolto d’azzurro.

(Dal Catalogo Mostra “Biblioteca Civica”, Lazise 1986)