Mimmo Sarchiapone tiene una cadenza serrata nello sviluppo della creatività e della contemporanea organizzazione di mostre, che allestisce senza soluzioni di continuità, intenzionato a fare. conoscere le proprie opere ad un pubblico attento e di molte estrazioni, senza escludere i numerosi stranieri, che dal Lago di Garda all’Adriatico, affollano rive e spiagge, per una scelta a cui ormai non possono rinunciare, un richiamo, che contiene il convincimento di una irresistibile sottile stregoneria.
E’ da Lazise, sul Lago di Garda, a Cervia, Mimmo Sarchiapone prosegue con le sue personali, lungo un itinerario di luoghi immersi nel sole, nelle vampate di luci estive che dipanano l’aria e lo spazio sopra azzurre, verdi pianure d’acqua, dove le vele si gonfiano ai venti per nutrirsi di orizzonti, e di entusiasmi.
Ed in questa stagione cucita di giorni senza tramonti, la ricerca grafica di Mimmo Sarchiapone prosegue instancabile sotto l’urgenza di un bisogno creativo, che fa ricordare l’interesse degli appassionati per questa tecnica particolarmente perfezionata da Giorgio Morandi, il maestro che spesso viene identificato nella umiltà delle “bottiglie” rappresentate nelle acquaforti, che sono parte non trascurabile della sua attività artistica.
Perciò e improprio considerare l’incisione una tecnica che non riesce ad identificare completamente il talento e la sensibilità dell’autore, quando si sa che grandi artisti, come il Rembrandt, hanno espresso parte notevole del proprio ingegno con queste opere grafiche. Ma il colore e sempre dietro l’angolo, Mimmo Sarchiapone ne avverte il respiro, l’ammiccamento, e si lascia convincere a riprendere la tavolozza per distendere le cromie su singole incisioni, in un linguaggio di pigmenti e di luce, quasi sussurrato con instancabile devozione. Cosi i paesaggi, i luoghi marini e agresti, o gli umili personaggi che incontra lungo il suo viaggio creativo, sembrano gioire per questa trasmutazione, offrendosi nello splendore del colore.
Bologna, 21 Giugno 1985 (Dal Catalogo Mostra “Biblioteca Civica”, Lazise 1985)