Michetti e D’Annunzio: su cosa era costruita l’amicizia imperitura tra i due e l’ammirazione incondizionata tante volte espressa da uno dei maggiori  scrittori del decadentismo internazionale per l’opera dell’amico? Ovviamente non fu solo un rapporto umano,che esisteva profondissimo, ma evidentemente un’affinità estetica altrettanto profonda e coinvolgente. D’Annunzio era entrato in contatto con Michetti nell’estate del 1880 ma,anche se l’incontro apparve subito decisivo,la familiarità con il personaggio, che lui definiva già da allora “mitico” sarebbe giunta solo l’estate successiva. Michetti e il gruppo di Francavilla, dunque, restano l’epicentro del movimento artistico dannunziano; per il liceale inquieto che intende bruciare le tappe,l’accolita dei conterranei ha rappresentato uno stimolo sicuro, tant’è vero che la sua prima prosa e i suoi versi abruzzesi (1880),notò Luigi Capuana, si direbbero scritti con il pennello “tolto di mano a Michetti”. Più esattamente d’Annunzio sembrò essere catturato dalla novità e dal potenziale espressivo del bozzettismo pittorico di Michetti e provò a portarlo nella letteratura. Nelle “splendide marine dipinte” in Canto Nuovo, lo stesso Capuana riconobbe un positivo influsso del Michetti su D’Annunzio. Immagini visive e veloci per rendere impressioni spontanee e naturali: queste relazioni – le trasposizioni possibili tra pittura e scrittura – D’Annunzio avrebbe voluto renderle esplicite in un lavoro a due mani “Figurine Abruzzesi”, il libro che doveva essere pubblicato con il sotto titolo “Studio di Michetti e D’Annunzio”.

“…Io raccoglierò in un volume splendidamente illustrato dall’amico Michetti le mie “Figurine Abruzzesi” (cosi si intitolavano le novelle di “Terra Vergine” sino al Dicembre 1881) che per ora il “Fanfulla domenicale” mi paga 40 lire l’una… Leggerai fra poco un “Fra Lucerta “molto strano” (dalla lettera di G. D’Annunzio a Enrico Bazan Vitale 31.03.1881) D’Annunzio aveva pubblicato nel 1880 la novella “Cincinnato” sul “Fanfulla della Domenica”. Un intero volume delle novelle di “Figurine Abruzzesi” sarebbe stato impiantato entro l’anno successivo, e naturalmente D’Annunzio sperava nel contributo di Michetti per la illustrazione dei  vari racconti con i suoi bozzetti. Paolo De Cecco, frequentatore abituale del Cenacolo di Francavilla, era stato prescelto per convincere Michetti a realizzare i bozzetti. “…Ciccillo non potrebbe aiutarmi con la sua matita? Dovrebbe fare degli studietti come li sa fare soltanto lui, sulle mie novelle , e pubblicheremo il volume dal Treves intitolandolo Figurine Abruzzesi, che ne dici? Io credo che le mie novelle si prestino ad uno studietto di costumi”. Ciccillo naturalmente è Francesco Paolo Michetti, che non illustrerà mai i racconti per cui il progetto fu realizzato solo in parte nel senso che il volume, con le undici novelle, uscirà il 27 aprile 1882 per l’editore Sommaruga senza illustrazioni e non più col nome “Figurine Abruzzesi” ma con quello di “TERRA VERGINE” dal titolo dell’ultima novella. Gli scritti giovanili di D’Annunzio certo si ben prestavano ad essere illustrati; ogni singolo episodio era trattato con dovizia di particolari tanto da sembrare di per sé, nell’immaginario , già un ipotetico dipinto. Le novelle apparivano come deliziose raffigurazioni di vita dell’epoca; la loro effettiva illustrazione avrebbe facilitato la penetrazione comunicativa; avrebbe inoltre apportato quell’ulteriore tocco artistico utile per evidenziare, in ambito originalissimo, l’unicum tutto nuovo dell’arte dannunziana. Cedere al fascino sensuale della parola oltre che a quello delle immagini avrebbe comportato fra l’altro la stigmatizzazione del principio della fusione delle arti, preconizzata negli incontri cenacolari: “tu signore del pennello, io de la rima”. In occasione del 150° Anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, calandomi negli schemi artistici dell’epoca, ho voluto riportare alla luce il progetto giovanile di D’Annunzio, senza distaccarmi dalla sua idea di rafforzare con l’immagine le luci dominanti delle novelle.

Mimmo  Sarchiapone